Dimore Studio, la scienza del colore e del crema del design vintage e contemporaneo

Ad aprile, durante il Salone del Mobile, lo stretto marciapiede di via Solferino, nell’elegante quartiere milanese di Brera, viene spazzato via, come ogni anno. Per poco più di una settimana, in uno strano corteo, centinaia di loro salgono i gradini logori di una scala di pietra grigia fino al secondo piano di un antichissimo palazzo borghese, per poi scoprire, in un grande appartamento, il nuovo teatro d ‘Amore aveva immaginato.

Nel 2023, in occasione del 20° anniversario del loro studio, gli interior designer Emiliano Salci e Britt Moran hanno voluto ricreare l’atmosfera di un cantiere. La mostra intitolata “Senseless” immergeva il visitatore in un’atmosfera un po’ macabra, con pareti e soffitti completamente spogli. “Anno dopo anno, per ogni installazione, aggiungiamo vernice o carta da parati alle pareti. Questa volta, per celebrare il nostro anniversario, abbiamo voluto rimuovere tutti gli strati per tornare alle origini. Per quanto riguarda l’atmosfera generale, ci siamo ispirati al film splendente [1980]Scritto da Stanley Kubrick… », Spiegalo a Emilien Salsey.

Indossando quotidianamente un kilt fluo, una giacca rossa con il colletto argentato, un bermuda verde mela o un cappotto leopardato, quest’ultimo è il duo creativo, mentre il suo socio Brett Moran si occupa della parte comunicazione e sviluppo dell’azienda. Per “non fare sciocchezze”, l’eccentrico Emiliano Salsi ha collocato qua e là, nelle sale galleria degli appartamenti, mobili storici – in particolare di Novecento, un movimento artistico e di design italiano degli anni ’20 – e pezzi disegnati da D’Amore due decenni che interagiscono tra loro. Con opere d’arte contemporanea: «Nel nostro quartiere l’Italia è sempre leader, con rappresentanti quest’anno come Echo Baresi o Carlo De Carli».

Progetto di interni presentato come parte di una mostra

In ogni edizione della mostra, questi dati e installazioni forniscono un’istantanea del lavoro dello Studio d’Amore, a cui si attribuisce la magistrale progettazione dei negozi Aesop, Hermès, Fendi e Trudon, nonché di hotel, case e appartamenti. Intorno al mondo. Spazi lussuosi che uniscono l’esotismo al comfort borghese, riconoscibili dal sapiente mix di colori, specchi vintage e luci scintillanti. Il duo progetta anche mobili ispirati agli anni ’70 in ottone, vetro, tendaggi e una collezione di tessuti con motivi originali che fanno parte della storia delle arti decorative.

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“Ho vissuto momenti meravigliosi”

Quando il duo si lanciò nei primi anni 2000, l’art de vivre italiana si era stabilita su grandi divani grigi, incarnando lo stile unificante che alla fine si sarebbe imposto dopo decenni di creatività e design. Ponte o Ettore Sotzas.

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