La sindrome di Stoccolma compie 50 anni

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Francia 2

Articolo scritto da

Francia 2 – Astruc V, Bucher A, Roman X, Charles M, Foongarnan E

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Il 23 agosto 1973 nessuno immaginava che una presa di ostaggi in una banca avrebbe portato alla Sindrome di Stoccolma. Quel giorno, gli ostaggi sembrano essersi affezionati ai loro rapitori.

Agosto 1973. Alla Creditbank di Stoccolma (Svezia), due rapinatori si arrendono, dopo aver trattenuto quattro ostaggi per sei giorni a porte chiuse nella camera blindata, durante i quali il personale difende i propri rapitori dalle minacce di intervento della polizia. Christine Enmark, una delle vittime, ha dichiarato: Siamo il gruppo di prigionieri, ostaggi, ladri di clark e jean erik. Eravamo come le dita di una mano.

relazione di controllo

Descrivi la sindrome di Stoccolma ALa persona rapita è attaccata al suo rapitore. Christine ha anche avuto una relazione romantica con uno dei ladri dopo il suo rilascio dalla prigione. Avevo 23 anni, ero terrorizzato e decisi di considerarlo un brav’uomo.“, come dici.

Cosa sta succedendo nella testa della vittima? In un contesto stressante, diciamo a noi stessi che potremmo rischiare la morte poiché dipendiamo dalla persona che prende l’ostaggio. Ci diremo: “Non è poi così male”.Lo spiega lo psichiatra Roland Cotancio. Secondo gli psicologi, più lungo è il periodo di detenzione, più forte è il rapporto di influenza e può portare alla sindrome di Stoccolma.

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