Terza tappa per il belga Merlier, Pogacar è ancora insaziabile

Dopo i primi due giorni difficili, che hanno visto gare classiche, i concorrenti hanno deciso di prendersi una pausa. Questa tappa di 166 km senza grandi difficoltà era adatta a questo. Per due ore, l’indifferenza del gruppo è stata turbata solo dalla fugace uscita di Liliane Calmegan (Intermarche-Wante), seguita dall’italiano Davide Ballerini (Astana), partito per raccogliere alcuni punti in cima all’unica difficoltà della giornata in una quarta categoria.

Ma la tranquillità dei coraggiosi è stata infranta nel primo sprint intermedio, quando il movimento del gruppo ha permesso la fuga di 26 corridori, tra cui un discreto numero di velocisti. Dopo qualche esitazione, i fuggitivi decisero di persistere e presto avanzarono di 1,30 pollici.

La maglia rosa di Pogacar non era minacciosa e gli Emirati restavano calmi. Ma le squadre non rappresentate al comando, Polte Cometa, Movistar e Bahrain in particolare, hanno deciso di lanciarsi all’inseguimento.

L’insaziabile Pogacar

La maglia rosa dello sloveno Tadej Pogacar durante la terza tappa del Giro d’Italia, tra Novara e Fussano, 6 maggio 2024.
© Agenzia di stampa francese

La corsa è stata pazzesca per una quarantina di chilometri. Il gruppo, teso come un elastico dagli inseguitori, si spezzò e si spezzò in due, lasciando nelle retrovie un centinaio di uomini. Intanto i ventisei fuggitivi non riuscivano a mettersi d’accordo, e vedevano svanire la loro pista.

La fine della vacanza è stata segnalata a 43 km dall’arrivo, quando i fuggitivi sono stati nuovamente ripresi e il secondo gruppo si è unito. Tutto doveva essere rifatto.

Sorprendentemente, gli organizzatori hanno posizionato una ripida salita di 1,3 km alla fine di questa tappa pianeggiante, a quattro chilometri dalla meta. Data di interruzione dei piani delle squadre di corridori.

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Con ritmi elevati, il danese Mikel Honoré ha provato ad attaccare. È stato subito placcato con… una maglietta rosa! Lo stesso Tadej Pogacar, l’uomo che il giorno prima in montagna aveva preceduto tutti i suoi rivali di oltre 45 secondi. Insaziabile, incontrollabile, incapace di resistere al piacere di andare alla testa.

Geraint Thomas, secondo assoluto con il tempo di 45 secondi, è saltato al volante, e i due leader si sono ritrovati soli, separati e quasi sorpresi quando hanno raggiunto il lunghissimo traguardo. Avevano ancora cinque secondi di vantaggio sotto la fiamma rossa, ma non hanno potuto resistere al ritorno dei corridori e Merlier (il passo veloce di Soudal), nonostante non avesse un compagno di squadra, si è posizionato abilmente negli ultimi 300 metri per conquistare la vittoria. Una ruota davanti all’italiano Jonathan Milan (Liddle Trek).

“Ho delle gambe molto buone”

“Non ho attaccato”, si è quasi scusato il nuovo “cannibale” con Pogacar, che è ancora in testa alla classifica generale al termine della terza tappa, con 47 secondi di vantaggio su Daniel Martinez e Geraint Thomas.

Lo sloveno Tadej Pogacar sul podio al termine della terza tappa del Giro d'Italia, 6 maggio 2024 a Fussano.

Lo sloveno Tadej Pogacar sul podio al termine della terza tappa del Giro d’Italia, 6 maggio 2024 a Fusano.
© Agenzia di stampa francese

“Ho semplicemente seguito, ho preso il volante di Mikel Honoré, poi Geraint e io abbiamo provato a stare davanti, non potevo davvero crederci, ma Geraint ha provato a tornare indietro, e questo mi ha sorpreso, ci ho provato ma mancavano 400 metri troppo lungo.

Lo sloveno, due volte vincitore del Tour de France che quest’anno punta a realizzare una doppietta al Giro Tour – senza precedenti nel 21° secolo, vinta l’ultima volta da Marco Pantani nel 1998 – conferma però che la sua forma fisica è all’altezza del compito. Tra le sue ambizioni: “Ho delle gambe molto buone Questo tipo di rifinitura mi ha fatto bene, abbiamo visto che ero in buona forma.

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Martedì, la quarta tappa porterà il gruppo da Acqui Terme ad Andorra per 190 km, su un percorso simile a quello di lunedì, con una difficoltà (categoria 3) a 90 km dall’arrivo e un arrivo pianeggiante che dovrebbe consentire ancora una volta di gareggiare. . I corridori si spieghino.

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