MRO ha rivelato la vera enormità dell’Olimpo su Marte

L’Agenzia spaziale europea (ESA) ha appena pubblicato nuove immagini scattate dal satellite Mars Express. Queste immagini abbaglianti contengono prove di antiche frane ed eventi violenti che sono diventati parte della storia del vulcano più grande del sistema solare, l’Olimpo.

L’Olympus è stato ripreso dall’orbita dalla missione Mars Express. Foto: ESA/DFL/Wuberlin/Andrea Luck

Marte ha visto in passato una massiccia attività vulcanica e i suoi vulcani sono davvero giganteschi. Tra questi spicca l’Olimpo, la cui altezza è di 21 km. Questo è circa 2,5 volte più alto del punto più alto della Terra, il Monte Everest (misurato dal livello del mare).

In precedenza avevamo un’immagine dell’Olimpo scattata anche dal satellite Mars Express, che è in orbita centrale dal 2003. Tuttavia, le nuove immagini ci danno più informazioni sulle reali dimensioni di questo enorme vulcano. Le sue pendici si estendono su un’area più grande dell’intero arcipelago vulcanico hawaiano.

Mars Express dell'Agenzia spaziale europea
Questa immagine scattata dalla sonda Mars Express mostra le aree attorno al Monte Olimpo, che è il vulcano più grande non solo su Marte, ma dell’intero sistema solare. Foto: ESA/DFL/Vu

Alcune delle nuove immagini mostrano il cratere Yalova e una struttura molto più grande chiamata Lycus Sulci. Queste immagini non solo ci permettono di capire come è cambiato il terreno nel tempo, ma rivelano anche le dimensioni dell’Olimpo. L’immagine del cratere Jlva mostra le dimensioni del vulcano in modo particolarmente impressionante, sebbene sia più piccolo rispetto al massiccio cratere Lycus sulsi: ha un diametro di oltre 8 chilometri.

Lycus sulci
Questa immagine di Lycus Sulci è stata creata da un modello digitale del terreno e dai canali di colore a bassa risoluzione della fotocamera stereo ad alta risoluzione Mars Express. Mostra il terreno rugoso ai bordi dell ‘”alone” del Monte Olimpo. Foto: ESA/DFL/FU

Il cratere Jalva si trova a più di 1.000 km dalla vetta dell’Olimpo. Ciò dimostra quanto siano diffuse le eruzioni di lava dal vulcano. Le immagini danno agli scienziati un’idea migliore della sua storia: ad esempio, contengono prove che circa 100 milioni di anni fa, le pendici inferiori dell’Olimpo subirono un grave collasso.

Secondo l’Agenzia spaziale europea, grandi quantità di lava una volta fuoriuscirono dal vulcano, innescando frane che si schiantarono contro la roccia sottostante contenente ghiaccio. La lava calda ha sciolto questo ghiaccio, rendendolo instabile. Di conseguenza, parte dell’Olimpo si interruppe e iniziò a crollare. Questo evento è stato accompagnato da imponenti frane e smottamenti che si sono diffusi nelle pianure circostanti.

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Lycus sulci
Questa parte della superficie marziana è visivamente divisa in due diagonalmente da in basso a sinistra a in alto a destra: la metà superiore è liscia e presenta un unico cratere da impatto, rotolante, mentre la metà inferiore è rugosa, solcata, modellata e presenta protuberanze prominenti. Questi terreni strutturati sono le pendici del cratere Lycus Sulci. Foto: ESA/DFL/FU

Nel corso del tempo, man mano che queste frane si allontanavano dal vulcano, si sono compresse e allungate, creando i caratteristici segni naturali che possono essere visti nelle nuove immagini.

Queste splendide immagini sono state catturate dalla fotocamera stereo ad alta risoluzione Mars Express (HRSC). Questo sistema è in grado di registrare la superficie di Marte a colori e con circa 10 metri di dettaglio, rivelandoci la straordinaria storia del pianeta vicino.

Abbiamo precedentemente riportato come Marte abbia avuto un clima favorevole alla vita per miliardi di anni.

Secondo il materiale Agenzia spaziale europea

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