I combattimenti a Gaza, la situazione dei civili e altro ancora

Fumo che si alza nel cielo di Gaza visto giovedì dal sud di Israele. (Credito: Athit Peraungmitha/Reuters)

L’esercito israeliano ha riferito venerdì di aver attaccato più di 400 obiettivi a Gaza nell’ultimo giorno, il numero più alto registrato dalla tregua con Hamas terminata una settimana fa.

L’esercito israeliano ha dichiarato in un comunicato: “Circa 450 obiettivi sono stati attaccati dall’aria, dal mare e dalla terra, mentre le forze dell’esercito israeliano che operano nella Striscia di Gaza hanno continuato battaglie su larga scala con i terroristi”. “Le forze continuano a lavorare per identificare e distruggere i corridoi dei tunnel, le armi e ulteriori infrastrutture terroristiche”.

L’esercito israeliano ha affermato che le forze hanno anche ordinato agli aerei israeliani di “uccidere diversi terroristi in una serie di attacchi precisi durati due ore” a Khan Yunis, nel sud di Gaza.

I video geolocalizzati di giovedì hanno mostrato una serie di potenti attacchi a Khan Yunis. Decine di vittime sono state trasportate negli ospedali della zona.

In un’altra operazione effettuata durante la notte, la marina israeliana ha attaccato dozzine di siti utilizzati dalle forze navali di Hamas nel centro e nel sud di Gaza, secondo l’esercito israeliano.

Almeno 17.177 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi israeliani a Gaza dal 7 ottobre, ha riferito giovedì un portavoce del ministero della Sanità controllato da Hamas. Ha aggiunto che negli attacchi sono rimaste ferite circa 46.000 persone, la maggior parte delle quali bambini, donne e anziani.

Questi bombardamenti e la campagna militare israeliana a Gaza hanno fatto seguito al mortale attacco terroristico compiuto da Hamas il 7 ottobre, durante il quale circa 1.200 israeliani, la maggior parte dei quali civili, furono uccisi e più di 240 furono presi in ostaggio.

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Da allora, Israele ha trasformato gran parte della Striscia in una terra arida. Secondo le Nazioni Unite, gli attacchi aerei hanno ridotto in macerie interi quartieri e quasi 1,9 milioni di persone – l’85% della popolazione di Gaza – sono state costrette ad abbandonare le proprie case.

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